Nuovo Codice Appalti: il Consiglio di Stato promuove il DM attuativo sui Beni Culturali e rimanda il DM sui livelli di progettazione

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Con deliberazione n.263 del 30.01.2017, il Consiglio di Stato ha reso noto il proprio parere favorevole sullo schema di decreto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo realizzato in attuazione dell’art. 146 comma 4 del Codice 50/2016.

Via libera, dunque, al Regolamento governativo in merito alla disciplina di dettaglio degli appalti dei lavori concernenti beni culturali. Un passo avanti verso l’obiettivo di un testo organico e unitario che – si legge nel parere – deve essere ulteriormente perseguito “attraverso l’attuazione, se non contestuale, almeno coordinata, anche di altre parti del Codice relative ai beni culturali”.

I giudici di Palazzo Spada hanno espresso parere favorevole su una delle principali novità previste dallo schema di Regolamento, e cioè sulla possibilità di omettere, in situazioni particolari, il progetto esecutivo e di affidare i lavori sulla base del progetto definitivo. Si amplia quindi il perimetro dell’appalto integrato.

Parere positivo anche sulla disciplina semplificata per gli appalti sotto i 150.000 euro. Nel merito il CdS ha segnalato  l’opportunità di una disciplina ad hoc e ancora più snella per i lavori sotto i 40.000 euro. In tali casi, si dovrebbe consentire che il certificato di buon esito dei lavori possa essere rilasciato, oltre che dalla soprintendenza, anche dall’amministrazione aggiudicatrice.

Lontano invece dalla sua approvazione finale da parte del MIT il provvedimento attuativo sulla progettazione previsto dall’articolo 23 comma 3 del Codice 50/2016.

Con il parere n. 22 del 10 gennaio scorso il Consiglio di Stato, dopo aver formulato molteplici rilievi di carattere generale e su specifiche disposizioni del decreto, ha infatti chiesto l’introduzione di una serie di correttivi e un supplemento di istruttoria.

Ha invitato il Governo a coinvolgere ITACA (Istituto per l’Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale) e più in generale le autonomie territoriali nell’elaborazione del testo. Si aggiunge l’acquisizione di altri due pareri.

Tuttavia sull’entrata in vigore e sul regime transitorio il decreto sulla progettazione sembra già assestato. Infatti, come regolato dall’ art.37 della bozza diffusa, le disposizioni di cui al decreto entreranno in vigore 180 giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Alle progettazioni affidate prima della sua entrata in vigore continueranno ad applicarsi le disposizioni vigenti al momento del loro affidamento.

Clicca qui per scaricare gli allegati: 

  • Parere del Consiglio di Stato n.263 del 30.01.2017
  • Bozza di decreto sui livelli di progettazione
  • Parere del Consiglio di Stato n.22 del 10.01.2017