LE VARIANTI IN CORSO D’OPERA NEL NUOVO CODICE

 

Il nuovo Codice dei contratti disciplina le varianti in corso d’opera con l’articolo 106 nell’ambito delle “Modifiche dei contratti in corso di validità”, conformemente all’art. 72 della Direttiva n. 2014/24 UE e all’art. 89 della direttiva n. 2015/25 UE.

Il primo comma di detto articolo, dopo aver precisato che le modifiche, nonché le varianti, dei contratti di appalto devono essere autorizzate dal RUP, individua i casi in cui le modifiche al contratto possono ritenersi ammissibili. Precisa, inoltre, che la possibilità di introdurre tali modifiche deve essere prevista negli atti di gara, in clausole chiare, precise ed inequivocabili. Tutto ciò a prescindere dal loro valore economico.

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I termini esecutivi nell’appalto e nel nuovo quadro legislativo

Negli appalti pubblici il termine esecutivo è uno degli elementi fondamentali del contratto.

Può essere prolungato per l’occorrenza di maggiori lavori o per difficoltà impreviste e imprevedibili o, ancora, per altre svariate cause. Può essere invece ridotto nel caso in cui lo preveda il bando dietro riconoscimento di un premio di accelerazione.

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L’Accordo Bonario tra vecchio e nuovo

L’insorgere di controversie tra appaltatore e stazione appaltante è una circostanza che si verifica assai di frequente nella fase esecutiva di un appalto.

Il D.Lgs 163/06, confermando le innovazioni più significative introdotte dalla “Legge Merloni”, tra i procedimenti finalizzati a snellire e/o definire le controversie ripropone l’accordo bonario. In particolare, l’accordo bonario viene confermato quale procedimento finalizzato ad evitare che il contenzioso assuma dimensioni particolarmente rilevanti, rendendo così più difficoltosa la sua risoluzione.

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Prima bozza del decreto correttivo al Codice degli Appalti: novità e criticità

 

Il Governo, secondo quanto previsto dalla Legge Delega, ha avviato il Decreto Correttivo del Nuovo Codice degli Appalti da approvare entro il prossimo 19 aprile.

Ha infatti diffuso una prima bozza del “Correttivo” che annovera una serie di modifiche e integrazioni scaturite dalle consultazioni Parlamentari con le stazioni appaltanti e le associazioni di categoria oltre che dai parerei e suggerimenti di ANAC e Consiglio di Stato.

La bozza di decreto comprende 84 articoli con 245 correzioni sui 220 articoli del Codice originale ormai in vigore da nove mesi. Si tratta quindi di un’importante “revisione”.

Vediamo nel dettaglio i principali “integrativi e correttivi”.

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