DM sul Direttore dei Lavori: le Camere rinviano il parere.

Dietro front per il decreto del MIT che regola le funzioni del direttore dei lavori!

Le commissioni di Camera e Senato ritengono di non potersi esprimere sul nuovo provvedimento ricevuto dal MIT a fine dicembre scorso senza il preventivo parere del Consiglio di Stato. Ciò in quanto il testo inviato alle Camere risulterebbe totalmente differente da quello su cui a novembre 2016 i giudici di Palazzo Spada avevano espresso parere favorevole con condizioni ed osservazioni.

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Le nuove Linee Guida sugli affidamenti sotto soglia

L’ANAC ha aggiornato le Linee Guida n. 4 sugli affidamenti sotto soglia e le ha trasmesse al Consiglio di Stato per il relativo parere.

In questa nuova stesura l’ANAC, a seguito della modifica introdotta col “Decreto Correttivo”, introduce il principio della rotazione col fine di orientare le Stazioni Appaltanti nella fase di consultazione degli operatori economici da invitare a presentare le offerte.

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Dalla Conferenza Unificata il via libera alle Linee Guida sulla DL

Col parere del 6 dicembre scorso la Conferenza Unificata ha finalmente dato il via libera allo Schema di Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di approvazione delle Linee Guida recanti le “Modalità di svolgimento delle funzioni del direttore dei lavori e del direttore dell’esecuzione dei contratti relativi a servizi e forniture”. Schema che il MIT aveva rimesso alla Conferenza Unificata lo scorso 15 settembre.

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Transazioni ANAS? ANAC chiede l’abrogazione del parere preventivo

Con l’atto di segnalazione n. 3 dell’8 novembre 2017, l’ANAC ha manifestato al Governo osservazioni in ordine all’art. 49, comma 7, del DL 24 aprile 2017 n.50 convertito nella legge 21 giugno 2017, n. 96 secondo cui “ANAS S.p.A. è autorizzata per gli anni 2017, 2018 e 2019, nei limiti delle risorse di cui al comma 8, a definire, mediante la sottoscrizione di accordi bonari e/o transazioni giudiziali e stragiudiziali, le controversie con le imprese appaltatrici derivanti dall’iscrizione di riserve o da richieste di risarcimento, laddove sussistano i presupposti e le condizioni di cui agli articoli 205 e 208 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e con le modalità ivi previste, previa valutazione della convenienza economica di ciascuna operazione da parte della Società stessa, nonché apposito preventivo parere dell’Autorità nazionale anticorruzione“.

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Il limite economico dettato dal principio del quinto d’obbligo

Come noto, il principio del cosiddetto quinto d’obbligo è stato introdotto nella normativa italiana dall’art. 343 della Legge Fondamentale 2248 Allegato F del 1865 che recita: “Occorrendo in corso di esecuzione un aumento od una diminuzione di opere, l’appaltatore è obbligato ad assoggettarvisi fino a concorrenza del quinto del prezzo di appalto alle stesse condizioni del contratto. Al di là di questo limite egli ha diritto alla risoluzione del contratto”.

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Gli illeciti che determinano l’esclusione dalle gare secondo l’ANAC

L’ANAC, con delibera n. 1293 del 16.11.2016, ha aggiornato le Linee Guida n°6  sulle circostanze di esclusione dalle gare per illeciti professionali ex art. 80, comma 5, lett. c) del Codice.

Secondo la richiamata previsione normativa la Stazione Appaltante esclude da una procedura un operatore economico quando questo risulta colpevole di gravi illeciti professionali, tali da rendere dubbia la sua integrità o affidabilità.

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