Albo dei componenti delle commissioni giudicatrici: verso la dirittura d’arrivo

Nelle procedure di aggiudicazione di contratti o concessioni con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, l’art. 77 del D. Lgs.  50/2016 stabilisce che le valutazioni delle offerte dal punto di vista tecnico ed economico sia affidata ad una commissione giudicatrice.

In particolare, l’art. 78 del richiamato decreto stabilisce l’istituzione presso l’ANAC di un albo nazionale, obbligatorio, dei componenti delle commissioni giudicatrici nelle procedure di affidamento dei contratti pubblici con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Lo scorso 28 febbraio è stata pubblicata la Delibera ANAC n. 4 del 10 gennaio 2018, che aggiornava le Linee guida n. 5 sui “Criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti nell’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici”.

Nonostante la pubblicazione in Gazzetta le aggiornate linee guida restano però inefficaci fin quando l’ANAC, con ulteriori linee guida, non avrà disciplinato:

  • le procedure informatiche per garantire la casualità della scelta;
  • le modalità per garantire la corrispondenza tra la richiesta di professionalità da parte della stazione appaltante e la sezione di riferimento dell’Albo;
  • le modalità per garantire la rotazione degli esperti;
  • le comunicazioni che devono intercorrere tra l’Autorità, stazioni appaltanti e i commissari di gara per la tenuta e l’aggiornamento dell’Albo;
  • i termini del periodo transitorio da cui scatta l’obbligo del ricorso all’Albo.

Inoltre, l’operatività di dette linee guida rimane condizionata all’emanazione del decreto previsto all’articolo 77, comma 10 del Codice dei contratti, che stabilisce le tariffe di iscrizione all’albo ed il compenso per i commissari.

Ebbene, finalmente sembra che ciò si stia concretizzando.

Infatti il Ministro delle Infrastrutture, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha appena firmato un provvedimento che fissa i compensi dei commissari di gara e che finalmente consentirà di testare il meccanismo pensato con la riforma.

Nel decreto è previsto il pagamento di una quota di iscrizione annuale all’albo pari a 168 euro. Non pagheranno i dipendenti pubblici che dovranno limitarsi a svolgere la loro funzione in favore dell’amministrazione di appartenenza.

Il sistema si rimetterà in moto con la pubblicazione in Gazzetta del decreto, attesa a breve.

A quel punto, scatterà un periodo di tre mesi durante il quale l’Autorità metterà a punto gli ultimi elementi tecnici di funzionamento della piattaforma di iscrizione e indicherà un termine a partire dal quale gli aspiranti commissari potranno iscriversi. Entro sei mesi totali, poi, l’albo andrà a regime e sarà dichiarato completamente operativo.

L’iniziativa potrebbe rilevarsi una grande opportunità per i professionisti che sono i destinatari principali della misura.